mercoledì 12 ottobre 2011

Breve racconto fantastico . . . MICA TANTO

Oggi ho incontrato per stada il nuovo capo branco.
buongiorno Orlan, nuovo sindaco
Buongiorno giglio, sei Sicuro? Non è che ti stai sbagliando?
Dico, No io non sbaglio mai. Non sei tu il nuovo capo branco?
No! Io sono solo un ospite il capo è sempre u stortu?
Lo vedi che ti sbagli Orlan  lui è solo una marionetta. Tu inverce sei un'altra cosa.
Scusa giglio ma perchè non ti accontenti e ti godi questi bei giorni di spensieratezza, lui, u strotu, pensa a tutto e sa come aggiustare le cose. Che vuoi di più.
Niente Orlan solo che io non sono intelligente come la porta collane o il magnifico rettore e quindi mi faccio un sacco di pensieri. Penso a cosa si poteva realizzare in paese per far progredire i giovani invece di offlire il caffè a Clarabella.
Tu sei un fissato giglio, resterai sempre indietro. Guarda a quello che fanno quelli che gli dovrebbero controllare tutto, capirati tante cose.
Hai ragione Orlan devo guardare di più a loro e allora sarò salvo per sempre.

domenica 2 ottobre 2011

rettifica - RETTIFICA DELLA RETTIFICA

1) RETTIFICA oggi compio 28 anno e 321 giorni;
2) rettifica Ieri avevo 28 anni e 320 giorni;
3) rettifica domani avrò 28 anni e 352 giorni.
Vi prego rendetemi la vita più semplice non riesco a contare fino a 365 e poi ripartire.
Porta collane fai qualcosa, ti prego almeno tu che sai contare sino a 20 (ricordati dieci sulle mani e dici sui piedi). Se indovino il calcolo partecipo anche io. Se sbaglio non ci sono problemi partecipo lo stesso tanto se vuole ....... io vinco.
Almeno a Molochio qualcuno di buon senso ci sarà...... "u stortu", come al solito, non gareggia lui dopo che il prof. lo libera (va bere la ventesima birra) si chiude in casa e ripassa le tabelline.

venerdì 23 settembre 2011

Molochio è bello

Molochio, ridente cittadina adagiata sui colli aspromontani.
Molochio, città dal clima temperato, ventilato e ben esposta
Molochio, cosa hai fatto di male per meritarti tutti sti .. . .  . .C.. cretini che ogni giorno ti fanno del male?
Le cose sono due o sono cretini loro oppure sono intelligenti e i cretini siamo noi. (stati tranquilla non sto parlando di te .... tu sei super intelligente, lo sappiamo)
Se il concetto vi pare un pò complicato chiedete allo "stortu" lui vi saprà dare sicuramente delle valide spiegazioni.

mercoledì 21 settembre 2011

se dico

se dico affare a chi pensate?
se dico soldi a chi pensate?
se dico faccia d'angelo a chi pensate?
se dico tutto per me a chi pensate?
se dico compare a chi pensate?
se dico spartizione a chi pensate?
se dico oggi è bravo ma ieri no a chi pensate?
se dico sono buono per tutto per la  chiesa e per la casa a chi pensate?
se dico io e solo io a chi pensate?
se dico come spartisco io nessuno a chi pensate?
No .. .. .. non posso crederci pensiamo alla stessa persona.
O siete bravi ..... (la porta collane è esclusa dal gioco) o siete laureati ...... .

HO FAME

Oggi sono andato a mangiare alla mensa. Vi giuro che tutto era così buono che ho fatto il bis di tutto. Ovviamewnte non ho pagato nulla paga tutto "u stortu" (anzi i molochiesi ignari e onesti - pochi-)

come si fa a non vedere

Bisogna essere veramente ciechi per non vedere quello che succede dentro il palazzo comunale di Molochio.
La legalità è all'ultimo posto. Non si deve fare tanto sforzo, basta guardare un qualsiasi atto (uno solo  scelto a caso) e tutto si dispiega in un attimo.
Neanche chi è stato chiamato a vigilare sa fare una semplice operazione matematica.
Poveri noi.
Molochio è all'anno zero. (sotto di questo c'è solo la porta collane)

mercoledì 14 settembre 2011

Non avevamo alcun dubbio. Mentre l’amministratore di Molochio non fa alcuna proposta il sindaco (rettifico il vice sindaco) di Varapodio la proposta la fa, e come. Il giornale Calabria ora di Mercoledì 14 setttembre 2011 a pag 32  riporta testualmente la proposta formulata da cotanto Sindaco:
…. “Un piano per la razionalizzazione della rete scolastica per il 2012/13 è già stato approntato dalla stessa amministrazione, per gli accorpamenti delle scuole primarie e secondarie di I grado di cinque paesi, con la proposta della sede della dirigenza in Varapodio, in quanto
risulterebbe in posizione centrale rispetto a Taurianova, Molochio, Oppido Mamertina e Santa Cristina d’Aspromonte che saranno interessati dalla normativa sul dimensionamento scolastico. Fazzolari ha evidenziato, inoltre, la disponibilità di ampi locali per l’ufficio di presidenza e gli uffici amministrativi che consentirebbero la ripartizione anche in più settori, dovendo servire una popolazione scolastica di non meno di mille alunni, considerati i nuovi limiti previsti per gli Istituti Comprensivi con scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, ad esclusione delle deroghe per i paesi di montagna il cui limite minimo di alunni è fissato in 500 unità.”
Non so cosa aggiungere se non … se volete vomitare ricordatevi di usare il cesso (se non ci trovate dentro “u stortu” che fa cose sconce).

sabato 10 settembre 2011

E se le scuole cittadine ce le giochiamo a briscola o a tre sette ......
Sono indignato né i sciacqua trippa di serie A né gli altri (vi risulta che ci sono? A me no!) hanno sentito il bisogno di difendere le scuole cittadine (solo la segreteria gli interessa all’amico). Se siete interessati a capire qualche cosa leggetevi la Deliberazione delle G.C. n. 79 del 24.08.2011.
Io, si sa, per quel che ci capisco, ho dato uno sguardo (di più non potevo perché il vomito mi impediva di leggerla tutta) e la riporto di seguito.
OGGETTO: Programmazione rete scolastica. Determinazioni.
Ascoltata la relazione del Presidente in merito all'oggetto;
Vista la nota dell’Assessorato all’Istruzione, Università e Ricerca della Provincia di Reggio Calabria n. 288532 del 11.08.2011 che chiede di avanzare delle proposte in merito al piano di dimensionamento della rete scolastica e dell’offerta formativa relativa alle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado site nel Comune di Molochio;
Considerato che pur non rientrando questo Istituto nei parametri dettati dalla Legge Regionale n. 111/2011 ai fini della conservazione dell’autonomia, si rende necessario valutare la complessità dell’Istituto Comprensivo Statale Molochio – Varapodio, con Molochio comune montano e con popolazione scolastica di circa 500 alunni nell’eventuale ipotesi di una deroga legislativa alla programmazione della rete scolastica;
Atteso che rendendosi necessaria l’aggregazione questo Ente non intende avanzare alcuna proposta specifica, stabilendo però che vengano valutate la convenienza di soddisfare al meglio le esigenze della popolazione scolastica interessata e la possibilità di mantenere, presso questa sede, sia gli Uffici della presidenza che quelli amministrativi;
D E L I B E R A 1. Di non avanzare alcuna esplicita proposta in merito all’eventuale aggregazione con altri Istituti, rimettendosi alle determinazioni che l’Assessorato riterrà più opportune, tenendo però in debita considerazione la opportunità di non creare notevoli disagi alle popolazioni interessate;
2. Di formulare espressa richiesta che venga mantenuta, presso questo Comune, la personalità giuridica e l’attuale assetto e localizzazione degli Uffici di Presidenza e degli altri Uffici amministrativi.
….. Se anche voi volete vomitare usate il cesso per favore
IL RACCONTO
A VIGNA “DU ZZI MICU”

Domenico Calderazzo, di professione colono, nato e residente a Jatrinoli, circa settanta anni di età, aspetto fisico somigliante all'omino coi baffi della Bialetti, subito dopo la fine della seconda guerra mondiale ha ucciso la moglie. Venne prosciolto da tutti i tribunali, corti d'assise, corti d'appello e cassazioni di tutto il cosmo per aver agito in stato di legittima difesa.
La defunta venne strangolata dopo che la stessa aveva tentato di avvelenare il povero marito, iniettando di topicida la proverbiale “cortara” piena di vino. Venne anche pubblicamente e solennemente premiato il cavaliere Domenico Calderazzo per avere salvato Jatrinoli dal folle tentativo vendicativo di moglie infedele, traditrice e, diciamolo pure autentica “zocculara”. Si diciamolo pure perché la storia è storia ed è l'unica scienza esatta. Venne insignito, per tale atto eroico, con il titolo di cava¬liere al merito dell'intera umanità. Il sig. cav. Domenico Calderazzo, meglio noto ed affettuosamente in Jatrinoli come “u zzi Micu”, possedeva con lascito testamentario del barone Gualtiero Miccia, in contrada “lucazzedu” un piccolo appezzamento di terreno, quasi da definirlo Pollicino, dove però rigoglioso insisteva un vigneto che partoriva un 'uva meravigliosa dalla quale si ricavava un prelibato rosso che soave dolcificava e rinvigoriva. Dopo aver sistemato in Francia i suoi quattro figli naturali (nessuno dei quali portava il suo cognome) ed avuti durante una relazione extrauterina con una cugina della zarina di Russia ed i cui nomi sono: Tristano, Isotta, Giulietta e Romeo.
In quella lillipuzziana tenuta di campagna con blocchi di cemento e lamiere arrugginite, avute, dopo averle barattate con due fiaschi di vino da uno spazzino compiacente, u zzi Micu costruì una minuscola casetta colonica. Nell'entrare giganteggiava la pergamena del cavalierato e poi con dimensioni mastodontiche il quadro raffigurante lo strangolamento della moglie avvelenatrice. U zzi Micu guardava questo quadro almeno dieci volte al giorno e sorridendo si autocongratulava. Diventava orgoglioso e fiero. In quella microscopica casetta giacevano su piccoli “trispitti” lotti di vino. Anche un nano caminetto si era fatto costruire u zzi Micu da quello stravagante artista che aveva immortalato la scena dello strangolamento uxoricida.
Il tutto per tre piatti di pasta e fagioli e sei fiaschi di vino. U zzi Micu intuendo per primo i benefici della rottamazione dotò la casetta e la campagnetta di tutti i comforts, niente mancava e dopo aver fatto l'ennesima “vrazzata” alla di lui moglie strangolata scoreggiò sonoramente e poi sor¬rise in modo animalesco facendo un'altra “vrazzata” alla moglie. Poi pensò ai figli e che gioia - finalmente. Tristano è ingegnere aerospaziale, Isotta è professoressa di filosofia del diritto, Giulietta è avvocatessa e Romeo è un luminare delle scienze delle comunicazioni. Che belle soddisfazioni per un padre esemplare. Si commosse u zzi Micu, in fondo anche i duri hanno un cuore. U zzi Micu è di animo buono come pochi e buoni i suoi amici che di frequente alloggiavano nella sua vigna, portando allegria e ricevendo cordiale ospitalità. Solo vengono poste due piccole condizioni:
a) è vietato rigorosamente “pisciare” dentro i confini della vigna;
b) è obbligatorio fare a “vrazzata” guardando con intensità il quadro raffigurante lo strangolamento.
I compagni di merenda, di questo minuscolo paradiso terrestre al quale a “vigna du zzi Micu” la faceva da padrone, tutti aventi un comune denominatore, erano rispettabilissime persone. Filippo Ricavi, detto “Filippuzzu” era famoso a Jatrinoli, oltre che per la sua somiglianza ad un personaggio dell'alta finanza internazionale, per aver picchiato e denudato in pubblica piazza cittadina davanti a migliaia di persone la propria moglie, rea di aver partecipato senza relativa autorizzazione, ad un concerto di musica leggera. Cecè Vibonese. detto Polifemo in l}uanto il solo occhio funzionante sembrava essere messo al centro del cranio.
Costui veniva ricordato nella cittadina per aver mozzato la mano sinistra della propria consorte sorpresa nel tentativo di alleggerire il portafogli.
A queste merende partecipava anche Giuseppe Ferritto, detto Pep¬pino, un omosessuale bipartisan avente un notevole spessore altimetrico tale da pulire caminetti di intensa profondità. Si narra che subito dopo il matrimonio impiccò la vecchia moglie lesbica in una trave del vecchio mulino nei pressi di una fiumara. Per la legge fu un suicidio. Altro commensale gradito in queste cerimonie un simpaticone romano Ettore Papillo, con vaghe somiglianze ad una palla di neve, famoso per aver bruciato viva in un pagliaio alle foci del Tevere la propria moglie, colta in flagranza di reato mentre recitava versi satanici. Ultimo degli ospiti ed il più riverito Angelastro Vinastro, somigliante al rag. Fantozzi ma dotato da madre natura di ritmi poetici spumeggianti ed altre ordalie. Ricondotto a Jalrinoli dalla Lombardia dopo aver mozzato dal vivo la lingua alla propria moglie, pugliese di nascita ma felsinea di adozione, in quanto la stessa in un mercatino rionale aveva dato una mancia superiore alle possibilità ad una zingara.
Niente da obiettare l'unione del gruppo è lampante. Un gruppo omogeneo e ben amalgamato. Un patto viscerale lo univa. Quasi ad echeggiare: “Uxoricidi di tutto il mondo uniamoci”.
È questo il grido gioioso, ripetuto all'infinito con voce trionfante, mentre i graditi ospiti all'ombra della “vigna” vengono gratificati sempre con leccornie locali e vino tipico della celebre vigna. In genere le pietanze, ad hoc preparate con eccelsa sapienza “du zzi Micu”, riflettevano lo stato d'ansia e d'agitazione dei convenuti: baccalà fritto, olive “i ggiarra”, peperoncini rossi arrostiti e tracimati con olio e sale, acciughe salate, “patatini fritti ca scorza e con peperoncini”, “stoccu nzalata”, “casu chi vermi”, melanzane sott'olio, “patati cu stoccu”, “ventricedi ripiene”, “nduja”, salame e provolone piccante allietavano i partecipanti ed il tutto accompagnato con lupini, mele e finocchi raffinati con aceto.
Il tutto gratis, pagava “u zzi Micu” ed ecco spiegata la leggenda “da vigna du zzi Micu” ed il tutto alla grande facciazza delle mogli.  (di Mario Cannizzaro  tratto da “quel che scrissi scrissi” edizione Arianova luglio 2011)
.... Questo è solo un bel racconto. Quello che succede a Molochio (nel comune) non è nemmeno a "vigna du zzi Micu" perchè ormai questa non basta più ora si mira alla sostanza i "sordi fannu u nci veni a vista"
Poveri, i molochiesi che ancora si fanno prendere (e forse la prendono).
La  Portacollana invece sta bene dalla "vigna" gli basta raccogliere quello che gli serve per se e la sua famiglia. Il resto lo lascia ai passeri (agli uccelli).

sabato 3 settembre 2011

I comunisti. Meno male che una volta si poteva pronunciare questo "termine", oggi ... (non c'è scritto nulla) ... a Molochio poi ...... (nom c'è scritto nulla)
Il video si intitola "vieni avanti cretino" chi sa a chi si potrebbe dedicare ....... (a Molochio sicuramente a nessuno, o, forse, ad uno si)
Esame molto complicato. Prima di fare una cosa bisogna conoscere .... le cose anche guardando solo .....

domenica 28 agosto 2011

I CARRIJA LANDI

Io - proseguì poi don Mariano - ho una certa pratica del mondo; e quella che diciamo l'umanità, e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz'uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà. Pochissimi gli uomini; i mezz'uomini pochi, che mi contenterei l'umanità si fermasse ai mezz'uomini. E invece no, scende ancora più giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi. E ancora più in giù: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito. E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere con le anatre nelle pozzanghere, ché la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre. Leonardo Sciascia, Il giorno della civetta,  1961
            Chiedendo il permesso al grande Sciascia vorrei aggiungere un sesta categoria i “carrija landi”, personaggi che aspirano a diventare quaquaraquà.

venerdì 26 agosto 2011

è proprio vero "u ciucciu chi vola" esiste davvero. Fate attenzione giovani  "u stortu" lo promette spesso

domenica 21 agosto 2011

Voglio anche io cimentarmi con la creazione di un BLOG dedicato principalmente a Molochio, ma non solo, che cercherà di esprimere le proprie opinioni su tutta la Piana di Gioia Tauro e la Calabria in generale.
La cosa che proverò a fare e quella di raccontare fatti. Buona lettura a tutti.
Se volete commentare mandate una  mail (che non verrà pubblicata) la prenderò in considerazione (forse).